La storia dell’arte è disseminata di ritratti, o autoritratti, presenti nelle opere d’arte. 

A Cremona i luoghi più rappresentativi della sua storia sono caratterizzati da meravigliose opere che conservano, a volte anche in modo molto evidente, i visi di committenti, personaggi riconoscibili allo scopo di celebrarne l’importanza. Molto spesso all’interno della medesima opera è possibile trovare celati anche i volti di chi ha realizzato l’opera e, non potendola firmare, ne ha comunque dichiarato e rivendicato la paternità. 

Nei meravigliosi affreschi della navata centrale della Cattedrale di Cremona dedicata a Santa Maria Assunta sono ricordati i fabbriceri ed alcuni degli uomini politici più in vista del momento, così come nella chiesa delle Sante Margherita e Pelagia si possono scorgere i volti della mente creatrice di tutto l’impianto architettonico e decorativo, Marco Gerolamo Vida, e dell’artista che ne ha concretizzato le volontà: Giulio Campi. Ancora nel Refettorio della chiesa di san Pietro al Po, l’artista Bernardino Gatti detto il Sojaro parla di sè nelle sembianze di un povero storpio…ma non solo!  

Questo incarnarsi nelle opere d’arte dipinte e scolpite si trova in molti edifici della città di Cremona, lo sguardo dell’autore accompagna il lettore attraverso le pagine del libro a scoprire ed indagare i ritratti dei personaggi storici della città, per scoprirne la storia personale, il legame con il luogo in cui vengono celebrati e con la città.

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